La Zinghenésta è un’antica festa in maschera e si svolge in Val del Biois l’ultima domenica di Carnevale. Ha la particolarità di avere come figura principale un personaggio femminile e prende il nome dalla ragazza più bella del paese, eletta annualmente regina della festa. È vestita sfarzosamente, con un bianco corsetto, una gonna pieghettata da festa, fazzoletti colorati, nastri, collane, ciondoli, fiori e oggetti preziosi. Indossa il tipico “Cappello dei Coscritti” (un cappello nero con attorno delle rose di carta colorate e nella parte posteriore dei lunghi nastri variopinti), ai piedi porta gli “scarpét” e delle sonagliere, mentre in mano regge un mazzo di fiori.

Come da tradizione degli arcaici carnevali di montagna ci sono anche le figure guida che ricalcano il significato propiziatorio di abbondanza e fertilità e devono pertanto dare l’idea di autorità, potenza e bellezza. Ci sono poi i Matei e i Lachè contraddistinti da un cappello conico ricoperto di tessuto e adornato di nastri colorati e fazzoletti frangiati e le figure che raffigurano invece il brutto come gli spazzacamino, i Ber e i Puster vestiti con i più logori e vecchi abiti quotidiani. Portano un volto deforme e sporcano gli astanti con liquame o con la cenere.